Il dolore lombare, o lombalgia, o più comunemente chiamato mal di schiena, è uno dei più frequenti disturbi per cui il paziente si rivolge all’osteopata.
La lombalgia affligge il 60-80% della popolazione nell’arco della vita e il 30% farà esperienza con il dolore cronico (durata superiore alle 12 settimane).
Subito dopo il mal di testa, il mal di schiena rappresenta la seconda causa di dolore sperimentato nella vita.
I principali fattori di rischio che portano allo sviluppo della sintomatologia sono:
La lombalgia è generalmente caratterizzata da dolore e rigidità del tratto lombare, che si accentua in alcuni movimenti e provoca limitazioni nelle attività quotidiane e lavorative.
A seconda di come si è manifestato il mal di schiena si distinguono una forma acuta e una cronica:
La lombalgia acuta:
viene comunemente chiamato “colpo della strega”. Di solito, improvvisamente, si avverte un blocco che limita la maggior parte dei movimenti con associato dolore molto forte. L’osteopata è in grado di intervenire fin da subito per poter alleviare i sintomi, individuare la causa che ha portato al blocco ed evitare che si ripresenti in futuro.
Questo permettere al paziente di poter riprendere le proprie attività quotidiane e lavorative in breve tempo, senza il rischio che si instauri un dolore cronico lombare. Molto spesso, infatti, se la lombalgia viene trascurata o non risolta a dovere, si possono presentare quadri clinici come la lombosciatalgia o evolvere in dolore cronico che il paziente si porta dietro per molto tempo.
La lombalgia cronica:
si parla di mal di schiena cronico quando il dolore supera i tre mesi. Solitamente è molto più frequente della forma acuta ed è spesso una condizione che limita alcuni movimenti con dolore solo in determinate posizioni o attività.
Anche in questo caso l’intervento osteopatico è molto consigliato, in quanto, eliminando la causa che mantiene il mal di schiena, il paziente potrà gradatamente ritornare alle proprie attività senza dover continuare a sentire dolore o ad avere delle recidive.
Nel caso in cui ci sia la compressione di una radice nervosa del tratto lombare da parte un’ernia, si parla di lombo-sciatalgia e meno comunemente di lombo-cruralgia.
Solitamente il paziente riferisce che il dolore, il formicolio, o entrambi, “scendono” anche sulla coscia, sulla gamba e a volte fino al piede. In questi casi è fondamentale la collaborazione tra osteopata e il medico specialista, per la riduzione dei sintomi nel minor tempo possibile.
- Il trattamento osteopatico
Dal punto di vista osteopatico, il mal di schiena è un sintomo, ma la causa che lo determina può essere diversa per ciascun paziente.
Diventa fondamentale una corretta anamnesi e l’esecuzione di determinati test osteopatici per determinare quale sia il trattamento più efficace per risolvere il dolore. Secondo gli ultimi studi scientifici, il trattamento osteopatico è in grado di ridurre la quantità di antidolorifici assunti dal paziente, con una netta diminuzione dei sintomi e una più difficile recidiva futura. Grazie a questo diventa evidente come anche donne in gravidanza e persone di tutte le età possano trovare beneficio nella seduta osteopatica per poter sconfiggere la lombalgia.
L’osteopata, inoltre, potrà dare dei consigli utili per il mantenimento della salute della schiena e della persona, avvalendosi anche della collaborazione con altre figure specialistiche come il fisioterapista, il laureato in scienza motorie, la dietista o il medico.